
Per mesi mi sono svegliato nel cuore della notte con un bruciore alla gola e la sensazione di avere un peso sullo stomaco. Pensavo fosse solo colpa di una cena troppo pesante, ma poi ho scoperto che si trattava di reflusso gastroesofageo. E non ero l’unico: secondo la Mayo Clinic, circa il 20% della popolazione soffre di reflusso almeno una volta a settimana.
Come il reflusso rovina il sonno
Il reflusso si verifica quando gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, provocando irritazione e bruciore. Durante la notte, la posizione sdraiata facilita questa risalita e può provocare risvegli improvvisi, tosse secca o irritazione alla gola al mattino. Uno studio pubblicato su Chest Journal ha dimostrato che chi soffre di reflusso notturno ha un rischio quasi doppio di insonnia cronica rispetto alla media.
Come ho migliorato la situazione
Ho iniziato a cenare almeno tre ore prima di coricarmi, riducendo drasticamente fritti, pomodoro e cioccolato. Ho anche dormito con la testa leggermente sollevata (10-15 cm) e ho perso qualche chilo, notando un netto miglioramento. Questi piccoli cambiamenti hanno ridotto gli episodi notturni e migliorato la qualità del sonno.
Dati che parlano chiaro
Secondo l’American Journal of Gastroenterology, il 79% delle persone con reflusso riferisce disturbi del sonno. Uno studio su Gastroenterology & Hepatology mostra che trattare il reflusso può migliorare fino al 90% la qualità del sonno nei pazienti affetti.
La mission di Sleepharma
Sleepharma conosce l’impatto del reflusso gastrico sul riposo e sviluppa sistemi di riposo inclinati e materassi con zone di sostegno differenziate per aiutare chi soffre di questa condizione. L’obiettivo è favorire una postura notturna che riduca la pressione addominale e migliori la digestione.
Con l’approccio Sleepharma, dormire bene significa anche proteggere lo stomaco e favorire un sonno continuo e rigenerante.